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8) Meteostoria: eventi meteo estremi dal 1836, raffronti e..

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8) Meteostoria: eventi meteo estremi dal 1836, raffronti e..

Messaggio da Burian » lunedì 26 aprile 2021, 0:20

Ultimo articolo di questa interessantissima rubrica partita come semplice discussione e trasformatasi in una serie di articoli approfonditi che hanno preso in esame le reanalisi dal primo anno ad oggi. Buona lettura!

8) Meteostoria: eventi meteo estremi dal 1836, raffronti e conclusioni

Reanalisi degli eventi meteo più rilevanti dal 1836 in poi, raffronti e conclusioni

Di Claudio Giulianelli

Villa San Giovanni in Tuscia (VT), 25 Aprile 2021 - Siamo giunti alla fine di questa esplorazione degli archivi NCEP presenti su meteociel che ci hanno permesso di buttare un occhio sul clima del passato. Quello che andremo a fare in quest'ultima analisi è confrontare gli eventi meteo estremi segnalati nei precedenti articoli, che come ricordiamo sono riferiti alla quota di 850 hpa (1500 m slm circa), e cercheremo un riscontro su qualche dato meteo dell'epoca rilevato invece al livello del suolo.

Iniziamo dalle irruzioni di aria gelida, vediamo quali sono state le più potenti dal 1836 ai giorni nostri.

Nel primo trentennio analizzato, spicca la prima ondata di gelo di tutta la serie storica (2 gennaio 1836).

In questa fase qua, tra il 1836 e il 1866, le irruzioni gelide davvero importanti in inverno sono in effetti poche, seppur comunque maggiori in numero di quelle dell'ultimo trentennio analizzato, il 91'/2020. Si parla di qualche unità in più rispetto ai nostri tempi, in particolare abbiamo 3 ondate di gelo con isoterme inferiori a una -12°c fino a Roma e 2 che l'hanno sfiorata. Nel trentennio 1991-2020 ricordiamo che l'unico evento con una -12°c fino a Roma è stato il gelo del gennaio 2017, abbiamo infatti preso la -12°c come punto di riferimento per segnalare una ondata di gelo come estrema per i nostri territori e per i tempi attuali. Nell'attuale trentennio due ondate di gelo hanno visto una -12°c sfiorare Roma, che sono quella del 16-17 dicembre 2010 e il burian del 1996. In sostanza, a metà '800 solo due ondate di gelo in più vi sono state ancora più intense di quella del 2017.

Nel trentennio successivo, l'ultimo dell'800, troviamo più di un evento davvero importante: ne troviamo ben 8! E senza contare quelle che hanno avuto un'intensità paragonabile a quella del gennaio 2017, quindi simili a quella del 16-17 dicembre 2010, che sono state davvero innumerevoli! In particolare il 1891 e il 1893 sono state due annate caratterizzate da gran gelo in tutti i loro mesi invernali, sia nei mesi di gennaio/febbraio che nel dicembre successivo. Fra le 8 ondate di gelo di potenza mai vista nel nostro trentennio, riproponiamo le seguenti, assolutamente poderose:

Ondata di gelo di inizio febbraio 1893, una -18°c ad 850 hpa sfiora Roma (5 febbraio 1893)

Nel dicembre dello stesso anno, una -16°c ad 850 hpa sfiora Roma (29 dicembre 1893)

Febbraio 1895, una -16°c piena ad 850 hpa entra su Roma (18 febbraio 1895)

Nel trentennio successivo troviamo altre potentissime irruzioni gelide. A pari merito col trentennio precedente, ben 8 irruzioni glaciali e tante altre di intensità simile a quella del 16-17 dicembre 2010. Ben due di quelle potenti in un solo mese, gennaio 1905 che è risultato davvero ragguardevole!
Riproponiamo le seguenti:

Gennaio 1901, una -16°c ad 850 hpa sfiora Roma (5 gennaio 1901)

Gennaio 1905, una -16°c ad 850 hpa sfiora Roma (2 gennaio 1905)

Febbraio 1911, ad 850 hpa una -16°c sfiora Roma (1 febbraio 1911)

Febbraio 1919, di nuovo una -16°c ad 850 hpa alle porte di Roma (10 febbraio 1919)

Dicembre 1927, una -15°c circa ad 850 hpa su Roma (19 dicembre 1927)

Febbraio del 1929, una -20°c ad 850 hpa su Roma (3 febbraio 1929)

Sono tantissime ad inizio novecento di un calibro spaventoso, fra le più potenti degli ultimi 180 anni! Ricordiamo ancora che nella nostra epoca, dopo il gennaio 2017 per ritrovare anche una "semplice" -12°c ad 850 su Roma bisogna tornare al 1979, di 40 anni indietro. Per ritrovare una -14°c che abbia solo sfiorato Roma, bisogna tornare al gennaio del '68, e per una -15°c che abbia sfiorato Roma al gennaio del '63, quindi bisogna andare indietro di 58 anni. Per ritrovare almeno una -16°c a sfiorare la capitale, bisogna tornare al 3 febbraio del 1929, quando in realtà le carte mostrano su Roma una -20! Quindi bisogna tornare indietro di 92 anni. Ma senza scomodare il '29, una ondata di gelo con una -16°c a sfiorare Roma la ritroviamo nel 1911, quindi bisogna tornare indietro di 110 anni. Insomma, vi è stato un periodo in cui isoterme inferiori ad una -14° arrivavano più di una volta in 10 anni (la stessa frequenza con cui arrivava semplicemente un po' di neve in pianura negli anni duemila!). Per dare un'idea degli effetti al suolo di un'isoterma come la -14°c alla quota isobarica di 850 hpa (circa 1500 metri slm), basti pensare che le temperature anche in pianura in pieno giorno faticherebbero a salire oltre gli 0 gradi centigradi a ciel sereno.

Riordiniamo dunque in una breve classifica qua sotto questa top 10 delle ondate di gelo più intense degli ultimi 180 anni:
(in riferimento alla temperatura ad 850 hpa per Roma mostrata dalle reanalisi NCEP su meteociel.fr)

Podio delle 3 ondate di gelo più forti:

1) 3 Febbraio 1929: entra una -20°c
2) 5 Febbraio 1893: entra una -17/-18°c
3) 18 Febbraio 1895: entra una -16°c

A seguito

4) 5 Gennaio 1901: entra una -16°c almeno su parte del territorio romano
5) 29 Dicembre 1893: entra una -16°c alle porte di Roma
6) 10 Febbraio 1919: entra una -16°c alle porte di Roma
7) 2 Gennaio 1905: entra una -16°c alle porte di Roma
8) 19 Dicembre 1927: entra una -15°c su Roma
9) 2 Gennaio 1836: entra un'isoterma inferiore a -14°c su Roma
10) 1 Febbraio 1911: entra un'isoterma inferiore a -14°c su Roma

Per questa seconda parte della classifica in realtà stabilire quale fosse la più gelida tra le posizioni 5, 6 e 7, non è semplice perché sono tutte di intensità molto simile per temperatura ad 850 hpa. Queste 3 ondate di gelo si somigliano talmente tanto che anche un minimo errore sicuramente presente sulle reanalisi potrebbe cambiare la classifica tra le 3 posizioni. C'è inoltre da aggiungere che quella del gennaio 1905 è stata accompagnata da un "core" gelido davvero imponente ad 850 hpa, con una -28°c presente appena a nordest delle Alpi e nonché nevicate importanti da nord a sud su tutta Italia, secondo quanto raccontano le fonti dell'epoca. Probabilmente si è trattato di aria estremamente gelida nei bassi strati, di origine siberiana che potrebbe aver portato al suolo temperature davvero glaciali! Quella del 1905 potrebbe effettivamente aver avuto effetti sulle temperature al suolo non dissimili da quelle sul podio, quindi fra le top 3 più gelide degli ultimi 180 anni.

Come possiamo notare, in tale classifica non trovano spazio eventi pur gelidi degli anni '40 '50 e '60. Andiamo ora a vedere qualche dato storico che possa aiutarci nel capire come queste ondate di gelo si sono tradotte in termini di temperature registrate al suolo, come era il tempo di quei giorni e se, come sospettiamo, a dispetto delle temperature ad 850 hpa piuttosto simili qualche ondata di gelo sia stata più intensa di altre:

In questo grafico sono stati inseriti tutti gli estremi minimi annuali di temperatura registrati dalla stazione del collegio romano, i dati sono riportati sulla pagina wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_ ... gio_Romano) della stazione anno per anno dal 1862.
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