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Querce e cerri

Natura, geografia e cultura territoriale
 
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Querce e cerri

Messaggio da Ghiaccio96 » venerdì 12 giugno 2020, 0:22

Poco fa stavo leggendo qualcosa su wikipedia riguardo i cerri. Cerri e querce fanno parte della stessa famiglia, Hanno lo stesso tipo di foglie e entrambe fanno le ghiande. I due alberi solitamente di distinguono per la forma, i cerri infatti tendono ad essere più stretti e molto alti, fino a 30-35 metri.
Ma c'è una cosa ancor più importante da sottolineare: i cerri vivono raramente in un clima mediterraneo puro. Li si può trovare dal submediterraneo fino a climi submontani (500-600 metri per le nostre zone). Le querce, invece, sono ben più frequenti nel clima mediterraneo puro. Se girando notaste un passaggio da querce a cerri, probabilmente state passando ad un microclima "sensibilmente" più freddo, nel senso che state attraversando una località che quindi ha temperature medie annue più basse dell'ordine del grado. Ecco le frasi di wikipedia

"In Italia è molto frequente negli Appennini e soprattutto nelle regioni centro-meridionali, dal piano sub-montano a quello sub-mediterraneo, mentre è assente in Sardegna.[2] La gran parte dei querceti collinari e montani dell'Appennino Settentrionale e Centrale sono cerrete.

A Lodrino, 750 m s.l.m., in Valle Trompia, si conserva un bosco di cerro. Si tratta di una rarità. Il clima freddo dell'arco alpino impedisce la presenza del cerro, tipico dei boschi submediterranei, raramente nella fascia mediterranea."

è un'informazione non banale sul clima di una zona, perchè in pratica ci sta ad evidenziare il clima di collina, zone dunque dove l'inverno fa discretamente freddo e ci si aspetta ci siano nevicate con una certa frequenza, come per le quote collinari. Ad esempio per le mie zone pensavo alla località la pietrara nel comune di vetralla, che andrea conosce, dove c'è un fitto bosco di altissimi cerri, bosco che prosegue in dei canaloni vallivi che scendono sino nella zona nord di villa, ma anche fino alla collina dove abito io, che ho gli ultimi cerri vicino casa. Nel territorio ovest del mio paese però, si trovano solo querce. Quindi è interessante osservare questo cambio di vegetazione quando si va in giro, può essere molto interessante ;)
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Re: Querce e cerri

Messaggio da Burian » sabato 7 novembre 2020, 1:29

Io sapevo che il cerro è un specie di quercia, nome che indica un genere di alberi che appunto si distinguono in varie specie all'apparenza uguali ma con caratteristiche differenti.
Non è facile distinguere le varie specie, per me risulta molto difficile, ma credo che quelli del Bosco della Folgore siano cerri come da te scritto perchè la loro forma è molto vicina alla descrizione che si trova in giro su questa specie di querce.

 
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Re: Querce e cerri

Messaggio da Ghiaccio96 » venerdì 13 novembre 2020, 16:21

Notavo, sabato scorso, che i cerri dominano la scena fino ai 600 metri del monte Fogliano. Avevo letto infatti che anche sulle prealpi li si possono trovare in medio-alta collina. Poi sono stati rapidamente sostituiti dai faggi salendo ulteriormente di quota (in vetta in realtà ce ne stava ancora qualcuno incredibilmente! era un punto piuttosto roccioso però, in cui forse si accumulava poca acqua rendendole condizioni più simil mediterranee forse, sul lato nordovest della montagna. In vetta invece ho trovato persino aceri.

In questo periodo dell'anno infatti la montagna è bicolore! sotto al convento verde, sopra rossa! Il contrasto è spettacolare al passaggio a livello di cura di Vetralla, ai piedi della montagna.
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Re: Querce e cerri

Messaggio da Olim » mercoledì 25 novembre 2020, 22:59

MI ero perso questa interessante discussione. Conosco abbastanza bene la differenza tra i tipi di querce. In particolare ne distinguo tre: farnie, roverelle, cerri. Nel mio terreno a Soriano macchieta nel bosco e attorno ai confini ho tutti e tre i tipi. Dominano le farnie, frequenti le roverelle e pochi (ma presenti nel numero di almeno 7-10) i cerri. In particolare ho notato che sotto i cerri cresce una gran numero di galletti tra ottobre e novembre. Inoltre vi è una chiarissima differenza di tempi di virata del colore delle foglie in autunno ed anche di caduta invernale. La roverella tende a diventare giallo-marroncina in temipi lunghissimi e spesso resta la foglia fino a fine gennaio-febbraio.La farnia una via di mezzo. Il cerro è il più precoce con ingiallimento (assai più bello peraltro) che si vede già da metà novembre e caduta a metà dicembre.
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Stagionofilo puro con preferenza viscerale per l'inverno, il freddo e la neve. Amante di ogni fenomeno, dalla pioggia copiosa al caldo intenso, dalla limpida tramontana alla nebbia novembrina, dai temporali al vento burrascoso.

 
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Re: Querce e cerri

Messaggio da Ghiaccio96 » giovedì 3 dicembre 2020, 16:20

Si esatto! Tanto che il vero autunno qua sembra arrivato da una settimana, i boschi sono tutti giallissimi! Cerri che danno spettacolo
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Re: Querce e cerri

Messaggio da Ghiaccio96 » mercoledì 23 dicembre 2020, 14:09

In questo momento i boschi qua sono completamente color terra di siena, davvero bello!!! Alla prima folata di vento è una tempesta di foglie, con la sfuriatella fredda di santo stefano il foliage sarà quasi terminato
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