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Le prova che quello è stau, è il fatto che sia una lingua fredda stazionaria. La prima carta è stamani ore 10, l'altra domattina ore 7, sta sempre li. Se segui l'animazione degli scatti previsti dello zero termico, vedi quella lingua fredda spezzarsi in alcuni punti stanotte e con quota zt ulteriormente in ribasso, fino alla collina.

Però dovresti spiegare che tipo di stau è! Generato da quale catena montuosa e con quali correnti dominanti. Ripeto: se pensi a stau appenninico con il sudovest dovresti avere, come a volte succede, isoterme più basse lungo la fascia appenninica e non con quel movimento nord-sud

Dalle carte sopra di evince proprio quanto dici, isoterme più basse lungo la fascia appenninica, per questo ho notato lo stau. Le isoterme a 850 sembrano un po' più allargate alle zone collinari del perugino, ma d'altra parte è un modello globale ha meno risoluzione e più interpolazione. Nell'animazione dell'isoterma zero il minimo di quota sta sulla zona appenninica esposta. è stau con libeccio. Stamani mi sono giunte segnalazioni i neve a 300 metri dalle vallate appenniniche del perugino, nonchè del fiorentino interno

La mappa dell'isoterma zero si modifica naturalmente, la vedi "scendere" perchè cambia ventilazione e cambiano le zone favorite, ma non c'è freddo che scende , è ancora stau appenninico

A me però continua a non sembrarmi stau appennino Claudio. Mi pare più verosimilmente la creazione di sacche di aria più fredda protette dal richiamo caldo in quanto più interne e "montane". Quindi in un certo senso si potrebbe parlare di addossamento del freddo ma non di freddo in entrata da sud-ovest (non era quella la direzione del freddo entrante) ma di persistente freddo pregresso che non viene scalfito dal richiamo caldo alle quote medio-alte (850hpa e oltre).

Lo stau appenninico peraltro è molto più occidentale. Quelle sacche di aria fredda rimangono molto ad est, molto più ad est delle propaggini occidentali dell'Appennino centrale umbro-laziale su cui, stando alla tua interpretazione, dovrebbe addossarsi un freddo che proviene da o-so.

Intanto è doveroso dire Acquapendente in pole .
Non è stau, sono semplicemente le zone più interne protette dal
flusso caldo alle medie basse quote che ha rovinato tutta la colonna
nel Viterbese. Tant'è a rendere la cosa evidente sono le precipitazioni, che in zona ci
sono state ed anche abbastanza intense, compresi tuoni e fulmini, ma le
temperature non scendevano, con neve che ha faticato sulla punta del Cimino.

Vabbè questa è andata! Pronti per il prossimo inverno?

Oui, l'hiver est finì!
Au revoir en 2022.

Tramontana ha scritto:Intanto è doveroso dire Acquapendente in pole .
Non è stau, sono semplicemente le zone più interne protette dal
flusso caldo alle medie basse quote che ha rovinato tutta la colonna
nel Viterbese. Tant'è a rendere la cosa evidente sono le precipitazioni, che in zona ci
sono state ed anche abbastanza intense, compresi tuoni e fulmini, ma le
temperature non scendevano, con neve che ha faticato sulla punta del Cimino.

Vabbè questa è andata! Pronti per il prossimo inverno?

Non vedo il nesso di cui parli tra precipitazioni intense e il flusso caldo. Non è chiaro dal tuo messaggio se abbia colpa la mancanza di fenomeni o la scaldata.

Mi sembra che tu voglia dire che a parità di fenomeni intensi i cimini sono stati pessimi rispetto alle interne per una questione di temp a 850. Quindi responsabili della differenza tra i cimini e i monti appenninici sono le temp e non i fenomeni. Se intendi questo, almeno su questo punto siamo d'accordo e direi che è la verità. Penso infatti che se nelle zone di francesco fossero arrivati i fenomeni che ha fatto da me, la neve non l'avrebbe vista comunque!