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I Medicanes, piccoli cicloni nel cuore del Mediterraneo

MessaggioInviato: domenica 16 dicembre 2018, 2:51
da Burian
Questo è il primo articolo del nostro collaboratore Dario Hourngir che come argomento da trattare per il suo esordio da articolista ha scelto un fenomeno meteorologico ancora poco conosciuto dal pubblico ma anche dal mondo dei meteoappassionati. Buona lettura!


I Medicanes, piccoli cicloni nel cuore del Mediterraneo

Scopriamo cosa sono e dove si formano i Medicanes, piccoli cicloni nel cuore del Mediterraneo


di Dario Hourngir
Roma, 10 Dicembre 2018 – Analizzando quelli che sono i bacini più perturbati e “turbolenti” del mondo, il mar Mediterraneo ricopre sicuramente un ruolo di primo piano, classificandosi come uno dei più ciclogenici di tutto il globo. Questa caratteristica in qualche modo è legata a quelli che sono gli aspetti principali che lo contraddistinguono, ovvero è una zona di interazione tra masse d’aria dalle caratteristiche differenti, oltre al fatto che è un mare caldo, con temperature superficiali che a fine estate/inizio autunno spesso si approssimano a valori intorno ai 26-28 gradi centigradi (con picchi che negli ultimi anni, a causa della temperatura dell’aria più alta, tendono a raggiungere localmente i 30 gradi in alcune aree nel periodo tardo estivo). Proprio per questi motivi, tale bacino spesso partorisce numerose basse pressioni, alcune delle quali possono risultare particolarmente intense, sia in termini di precipitazioni che in termini di vento, portando talvolta numerosi danni sui tratti di costa esposti, alcuni dei quali sono densamente abitati. Alcune di queste depressioni, in particolare, possono assumere caratteristiche anomale in circostanze specifiche, divenendo simili a come generalmente sono gli uragani atlantici: tali perturbazioni prendono il nome di Medicanes (tradotto, uragani mediterranei), o TLCs, che sta per tropical-like-cyclones. Queste strutture sono decisamente non comuni e anomale nei nostri bacini, ma sono più frequenti di quanto si possa immaginare, con una media di circa 1,6 Medicanes all’anno; l’attenzione su di essi si è sviluppata a partire dagli anni ’80, ed è stata necessaria un’attenta analisi per andare ad individuare quali tra quelle prese in esame potesse essere considerata una struttura depressionaria simil-tropicale, e quali potessero essere, dunque, i parametri meteorologici per poter catalogare una depressione come TLC, distinguendola da quelle normali che comunemente investono le Nazioni che si affacciano sul Mediterraneo.
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