Ho aperto una discussione analoga sull'attività solare in sezione climatologia, apro questa sulla sezione meteorologia perchè almeno non passa inosservata, poi potrete spostarla di la.
Anche l'aumento dei gas serra ha un impatto, oltre che sull'anomalia globale di temperatura di per se, anche sulla variabilità climatica locale come è presumibile che sia. C'è ancora pochissima letteratura al riguardo ma intanto voglio fare alcune riflessioni, ispirate anche dal nostro delfry che ha fatto delle giuste critiche a chi si cimenta a fare tendenze stagionali da letteratura.
Proprio perchè chi fa questo tipo di previsioni si basa sulla ricerca fatta nel settore, non tiene conto naturalmente dell'impatto del GW sulla modifica al clima a livello locale. Ma in realtà non ne tiene conto affatto!! Primo grave errore
Infatti la presenza di anomalie emisferiche tendenzialmente positive ci permette di fare dei primi ragionamenti OVVI, cioè cose indiscutibili. D'altra parte sempre da li bisogna partire no? Prima di parlare delle cose più complicate... Parliamo prima di ciò che c'è di più sicuro.
Sappiamo che non si registra un anno con temperatura media globale sotto la media da oltre 40 anni, e che il trend è in salita. Questo prima di tutto vuol dire che potremo OVVIAMENTE aspettarci che anche i futuri anni siano più caldi della norma. Questo numero ci dice che se facciamo la temperatura media su tutto il globo ogni giorni dell'anno, e facciamo la media su tutti i giorni dell'anno, otteniamo un'anomalia positiva.
Ma questo vuol dire che durante il corso dell'anno nel globo prevarranno i giorni con temperatura media globale in anomalia positiva.
E questo a sua volta vuol dire che nella gran parte dei giorni dell'anno vi sono più zone dell'emisfero dove fa caldo, e poche isole felici dove fa freddo.
Ma si può scendere molto più nel dettaglio, perchè tale trend riguarda l'Italia stessa, da alcuni decenni la temperatura media nazionale annua è sopra la norma, quindi vuol dire che in italia fa caldo per la maggior parte dei giorni dell'anno. Questo è un dato di fatto!! Se chi si cimenta nel fare una tendenza a 6-9 mesi non tiene conto di ciò, cade in errore!! è vero, è una pura considerazione di logica, non tengo conto per niente dell'evoluzione atmosferica. Ma ripeto, se non si tiene conto dell'ovvio non s va da nessuna parte! è ovvio che su una tendenza a 9 mesi, non può venir fuori una proiezione stagionale votata ad anomalie negative. Ma neanche a 6 mesi, perchè se ipotizziamo una prima metà di anno più fredda, la seconda parte dell'anno dovrebbe essere tutta più calda della norma e sarebbe comunque una situazione di parità.
In questo stato, una stagionale a 6 mesi in italia deve tendenzialmente essere proiettata ad avere anomalie positive di temperatura. Su 3 mesi già si può discutere, seppur rimane utopico, ma quantomeno non è impossibile immaginare una tendenza trimestrale fredda e gli altri 9 mesi dell'anno più caldi tali da far chiudere il bilancio in positivo.
Questo vuol dire che se a fine settembre si fa una tendenza stagionale per i mesi di O-N-D-G-F-M, più di 3 di questi mesi dovranno chiudere in anomalia termica positiva. Vuol dire che c'è più di una probabilità su due, più del 50%, che ognuno dei 3 mesi invernali chiuda sopra la media, vuol dire che avere una anomalia positiva è la cosa più probabile!!!
Ma allora se un mese invernale deve chiudere in anomalia positiva, questo vuol dire che nel nostro inverno è concesso avere freddo SOLO OCCASIONALE. SOLO, SOLO occasionale, in generale contesto sopra la media. Chiunque vi parli di inverno mediamente freddo si prende in giro da solo e vi prende in giro.
Abbiamo dedotto una marea di informazioni su una stagionale da ragionamenti semplici ma ovvi.
C'è naturalmente poi tutto il discorso che si può fare sulla variabilità e su come naturalmente, quanto detto sopra si traduce nella variabilità meteorologica dell'inverno. Ne abbiamo viste di tutti i colori negli ultimi anni, africanate pazzesche come l'ultima vi erano già state a febbraio scorso ma anche a dicembre di qualche anno fa, altra occasione in cui si era sperato nel 20ello dicembrino. Tendenzialmente però vediamo molto anticiclone delle azzorre nel nostro inverno, a tenere alto il regime di anomalia termica positiva. Eventuali resposabilità del riscaldamento globale sono sotto osservazione, ma anche qui ci sono alcuni ragionamenti che si possono fare, abbastanza semplici.
Abbiamo una stratosfera tendenzialmente più fredda, ogni inverno ci da problemi di condizionamento del vortice polare con impatto diretto sulla NAO. IL cambiamento nella NAO ci dice proprio che l'anticiclone delle azzorre è più presente nel nostro inverno. Allora uno cerca di capire perchè il vortice polare stratosferico è tendenzialmente più freddo.
1) solitamente la stratosfera si raffredda quando la troposfera si scalda, per pura questione di equilibri radiativi. Tale risposta della stratosfera al GW è assolutamente lineare, quindi immediata e CERTA.
2) La temperatura della stratosfera ha una sua condizione di base che la vorrebbe in equilibrio radiativo, ma poi a questo bisogna sommare il contributo proveniente dal calore rilasciato dalla rottura delle onde planetarie troposferiche. Anche qui tutto ben noto. I flussi di calore verso la stratosfera sono meno insistenti, quindi c'è un meno scontato problema prima ancora nella circolazione troposferica.
3) In ogni caso, avere un equilibrio radiativo della stratosfera improntato ad avere temperature più basse rispetto al passato facilità gli stratcooling, non appena i flussi di calore dalla troposfera cessano.
Queste sono le certezze. Che ne faccia uso chi si cimenta a fare tendenze lunghissimo termine per oggettività e non accecato dalla voglia di vedere almeno 4 fiocchi in croce