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La forza di Coriolis nel cambiamento climatico

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La forza di Coriolis nel cambiamento climatico

Messaggio da Ghiaccio96 » venerdì 23 dicembre 2022, 1:02

Stavo ragionando su un paper che ho letto molto di recente e ho avuto la seguente intuizione. Ve ne faccio un sunto:

in questo paper si discuteva la circolazione climatologica tipica della zona euroatlantica. In particolare vi è una figura del vento medio tipico, rappresentato vettorialmente, sull'euro atlantico
Immagine
Nella figura sotto si scompone il campo di vento sopra nella componente zonale e meridionale, ma focalizziamoci sulla prima figura.
Nella climatologia tipica come potete notare sull'atlantico domina un flusso sudoccidentale che ripiega da ovest/nordovest sull'europa, proprio ad evidenziare la presenza di anticicloni tipici sull'est atlantico (anticiclone delle azzorre).Si può invece notare una curvatura ciclonica sul canada orientale con venti meridionali in risalita sulla groenlandia. Questa situazione tipica, che fa si che l'inverno degli USA nordorientali sia ben più gelido del nostro a parità di latitudine con discese artiche frequenti, è dovuta all'impatto della corrente a getto sulle montagne rocciose.

Fino a qui nulla di nuovo, la cosa che mi ha lasciato perplesso è questa:
Immagine
questi sono i flussi di eliassen-palm tipici secondo la climatologia. In sostanza la direzione di questi vettori da un'idea della direzione in cui il vento nella prima carta viene sempre forzato a deviare. Se vedete, il flusso atlantico sudoccidentale che risale dagli USA verso l'islanda viene costantemente forzato a deviare verso il mar del labrador e canada orientale/groenlandia, questo vuol dire che l'anticiclone delle azzorre viene continuamente forzato a erigersi sul nord atlantico. Ma allora perchè nella climatologia, come testimonia anche la prima immagine, viene sempre verso l'europa?

La risposta è Coriolis. Infatti la forza di Coriolis devia verso destra le masse d'aria. Se la corrente a getto in uscita dagli USA, per gli Eliassen-Palm flux vorrebbe risalire verso il Canada e Groenlandia, Coriolis la devia verso L'islanda e l'europa centrale poi.

Qui ho avuto l'epifania. La forza di coriolis non è proprio una cosa immutabile, anche se dipende da una sola variabile. Dipende, nella sua intensità, dall'intensità del vento, quindi della corrente a getto. Se la corrente a getto si indebolisce, la forza di Coriolis non dovrebbe più essere in grado di bilanciare sufficientemente i vettori dell'Eliassen-Palm flux della carta sopra, e dunque l'alta pressione delle Azzorre dovrebbe tendere ad elevarsi in atlantico verso la Groenlandia. Se invece il getto in uscita dal canada è molto forte, Coriolis è molto intensa e la fa da padrona, con spanciamento degli anticicloni sull'europa.

Poichè col riscaldamento globale si attende una variazione della forza della corrente a getto, Coriolis dovrebbe rispondere. In particolare l'intenso riscaldamento dell'artico favorisce un calo di tensione del getto canadese e questo potrebbe in futuro favorire lo spostamento dell'anticiclone delle azzorre maggiormente verso la Groenlandia con reiterate condizioni di freddo in europa. D'altra parte il riscaldamento dell'alta troposfera tropicale, assieme ad altri fattori, favorisce situazioni come quella appena instauratasi con forte rinforzo del getto canadese per ricompattamento del vortice polare e allora Coriolis diventa forte e l'azzorre spancia sull'europa.

Probabilmente assistiamo alla realizzazione di entrambi i meccanismi, come ad esempio in questo inverno e in quello scorso con una corrente a getto canadese debole in dicembre forse a causa dell'amplificazione artica e quindi alta delle azzorre che va verso la groenlandia, poi col netto rinforzo della zonalità da gennaio l'hp spancia sull'europa per un consistente aumento della forza di coriolis che devia il getto, che in uscita dall'america vorrebbe andare a nord e viene deviato a est in maniera incisiva.

Una grossa fetta di colpa di questi inverni scialbi ce l'ha dunque Coriolis. Se ricompare e dice inverno finito non c'è tanto da scherzare :lol: :mrgreen:

Cioè, per farvi rendere conto di cosa sto parlando.... Dal primo grafico vedete che tipicamente il vento zonale vede una ciclogenesi sull'america orientale che fa si che quel clima sia molto freddo per la latitudine. Se coriolis non fosse rilevante, tipicamente ci sarebbe un alta pressione in atlantico e un altro lobo del vortice polare sull'europa
22 febbraio 2005+echoes (pink floyd)

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