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Microclimatologia Cimini e dintorni

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Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Olim » sabato 29 agosto 2015, 23:34

Apro questa discussione per parlare dei climi variegati dell'area cimina. Approfitto dell'occasione prendendo spunto dalla nuova postazione di Canepina di Astra (Gino) che ci dà un'ulteriore ottima opportunità di fare confronti tra zone limitrofe.
Interessante subito notare come Canepina paese abbia un'ottima inversione termica, pur essendo un'area di collina anche parzialmente a pendio (non certo ad altopiano). La ragione è che il paese si trova incastonato (per chi lo conosce è cosa nota), tra varie colline con i Cimini a sud-ovest e a nord-ovest e collinette sugli altri punti cardinali.
Clima molto diverso quello della mia campagna invece, prettamente d'aria con scarsa e rara (non del tutto assente) inversione termica. Casa mia si trova proprio su una sella esposta a tutti i ventini un punto culminante su tutti i lati, tranne il lato ovest-no verso il Cimino.
Qui ogni commento e considerazione sui microclimi dell'area cimina!
Il mio sogno è disporre di tantissime stazioni sul territorio per poter fare numerosi confronti di microclimi anche vicini!!
Lorenzo Dorato, alias Olim
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Olim » sabato 29 agosto 2015, 23:37

Ottima anche la nuova messa in rete di Strada Bagni, altro luogo sublimino da inversione ottimo per confronti con aree vicine!!
Magari per Viterbo si potrebbe aprire una discussione apposita (non ricordo se era stato già fatto)! nel caso provvederò nei prossimi giorni!
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Sottozero » domenica 30 agosto 2015, 12:29

Ronciglione è posta nel versante sud dei Cimini e il suo territorio interessa tutta la sponda sud del Lago di Vico per giungere alla località di Trenta Miglia sulla Cassia Cimina coprendo un dislivello altimetrico che va dagli oltre 900 metri del Monte Fogliano ai 250 metri della piana; conseguenza diretta del fattore altimetrico è una consistenbte variabilità microclimatica.
La zona che risente maggiormente dell'inversione termica è senza dubbio la piana, in particolare la località di Trenta Miglia dove d'estate è raro registrare minime superiori ai 20° e nella stagione invernale sovente si scende al di sotto dello zero con cieli sereni e calma di vento.
Il centro urbano gode di un tipico clima d'aria con escursione termica molto ridotta rispetto alle località di valle; vi sono però località appena al di fuori del centro che risentono delle inversioni termiche, una su tutte è la zona di Ponte Cuzzoli, soprastante al Rio Vicano, unico emissario del Lago di Vico.
La presenza del corso d'acqua rende più umida la zona, mentre il profondo e suggestivo vallone (nel quale scorre tale emissario) garantisce la formazione di robuste inversioni; le differenze in termini di valori minimi registrati dalla stazione di Ponte Cuzzoli, nei casi limite, possono superare anche i 2°/2,5°C rispetto al centro.
Il territorio comunale comprende anche la località residenziale di Poggio Cavaliere, posta ad un altezza superiore ai 550 metri: il clima della zona non brilla per inversioni termiche, facendo spesso registrare, in regime di inversione, minime comprese tra il valore rilevato dalla stazione urbana e di Ponte Cuzzoli.
Segni distintivi della località di Poggio sono indubbiamente un'abbondante nevosità rispetto al centro del paese e alla valle, una piovosità superiore rispetto al centro stimabile in un 7-13%, maggiore ventosità e la presenza di nebbia che, durante le perturbazioni può resistere ininterrottamente anche per 2/3 giorni.
Il lungolago ronciglionese presenta un clima tipicamente lacustre non significativamente sensibile alle inversioni termiche.
Riccardo Felli alias Sottozero
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Olim » domenica 30 agosto 2015, 12:46

Molto interessante la tua descrizione Riccà!
Sarebbe bellissimo creare delle schede per ogni paese, molto simili a quanto hai appena scritto e metterle nel sito, come raccolta di descrizione climatologica. Pensiamoci seriamente.
Ognuno potrebbe occuparsi della sua zona.

Intanto, come scritto, sul giornaliero, Canepina paese, si dimostra area fresco-umida incastonata tra le valli. In questo momento ci sono pochi decimi in più della Riserva, ma con un UR molto più alta, quindi assolutamente affidabile! Ben tre gradi in meno di Viterbo, 2,5° in meno di Ronciglione e Caprarola. :o
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Olim » domenica 30 agosto 2015, 12:50

…la cosa più incredibile è che tre giorni fa Canepina aveva temperature simili alle aree circostanti alla stessa ora, anzi persino un po' più alte. La ragione è che non si era creata una situazione di inversione termica ancora netta, a causa di una persistente ventilazione dai quadranti sud-occidentali. In quel caso ad esempio alla Riserva c'è aria molto più umida e di conseguenza un classico divario altimetrico.
Oggi con aria secca africana, le zone da inversione rimangono più fresche (ma molto più umide, quindi più afose) e quelle in altura (montagne comprese) secche e calde.
Veramente ultra-didattico!!
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Ghiaccio96 » lunedì 31 agosto 2015, 15:22

Senza dati purtroppo il massimo che ho potuto constatare da quando ho il pluvio manuale è che ho un clima subcostiero,becco molto bene le precipitazioni da fronti autunnali ben piovosi,come le coste, e temporaleschi organizzati in estate (nell'ultimo fronte di agosto ci aspettavamo una cosa così e quindi tutti pensavamo che avrei potuto fare tanto,invece dal sat si notava come non ci fosse un unico rigenerante a V ma solo tante celle disorganizzate all'interno di un fronte che si sviluppava sottocosta,quindi non c'era uniformità nella distribuzione delle precipitazioni. In quel caso si trattava solo di avere fortuna a beccare dei bei temporali,che non ho avuto...).

Mediamente in un estate dominata dall'anticiclone delle Azzorre posso beccare 2 o anche 3 temporali termoconvettivi all'interno di un periodo che va dal 20 giugno al 31 agosto. Prima del 20 giugno solitamente ancora posso beccare dei rovesci e temporali di calore in contesti di instabilità atmosferica generale,poi inizia la secca mediterranea,che di norma finisce con la rottura estiva i primi di settembre.
In una estate dominata dall'azzorre le mie massime non si spingono oltre i 31 gradi solitamente,grazie anche all'ingresso a volte precoce della brezza,il più delle volte intorno alle 13,ma anche prima a volte (ci sono anche giorni in cui è entrata dopo le 15,ma più difficilmente). Le notti sono tutto sommato miti in centro,a luglio di solito sempre in condizioni azzorriane si va poco sotto i 20. Nelle conche qua intorno invece si possono sentire forti sbalzi in condizioni di quiete,con accese inversioni quindi e aria umida con guazza.
Uno dei tre mesi estivi il più delle volte chiude a 0 mm di accumulo,oltre all'instabilità iniziale di giugno è luglio che solitamente può regalare uno o due acquazzoni. Ad agosto diventano meno probabili perché possono aversi scaldate africane con venti occidentali in quota.

In autunno e inverno ho un clima umido,piovoso e mite,come le coste,ma a differenza di queste ho un altitudine media più elevata e ciò mi consente di vedere una o due nevicatelle di pochi cm, a differenza di posti come Tarquinia che invece proprio non riescono a vederla la neve per molti inverni. Può comunque accadere in notti serenissime che le solite inversioni che si creano anche in estate nelle conche si estendano ad una vastissima area dove si deposita l'aria gelida,come se un mare (di aria fredda e pesante) venisse a sommergere tutto. Lo abbiamo visto nell'ondata di freddo dell'aprile scorso quando addirittura risultai il più freddo della rete e anche di acquapendente che quella mattina non ebbe inversione per via dei venti settentrionali e io si,con una minima lievemente sottozero e gelata tardiva. Un altro esempio sono i -2,2 registrati a gennaio da Paolo proprio in queste condizioni di estesa inversione. Il caso più eclatante di deposito di aria gelida fu quello del 17 dicembre 2010,come ben sappiamo un vastissimo cuscino di aria gelida si depositò su buona parte delle tirreniche,alto da terra a sufficienza da garantire la trasformazione della pioggia in neve prima di toccare terra. Anche qui fui favorito insieme alle pianure costiere rispetto a Viterbo come sappiamo.
Questo fenomeno comunque ha il suo culmine sulle piane ad ovest di qui e si riduce gradualmente proprio per l'aumento dell'altitudine media dal livell del mare,tant'è che in condizioni d'aria già fuori paese a volte può nevicare molto più che qui,anche rispetto a casa mia,nonostante ci siano 300-400 metri in linea d'aria. Può sembrare strana questa cosa,ma vi confermo che a fine febbraio 2013,in quell'ondata di freddo con fenomeni nevosi dal mare,una di quelle sere in cui faceva rovesci nevosi un po' ovunque qui non attaccava,il giorno dopo fuori paese c'erano ancora delle chiazze di neve. Non oso immaginare quanta ne abbia fatta in più il 17 gennaio 2013,quando ho visto coi miei occhi un graduale passaggio da pioggia a neve sotto forti precipitazioni,o durante il temporale nevoso dell'inverno passato,quando per svariati minuti era una bufera di neve bagnata qua. E altri episodi ancora. In località la pietrara è ancora più freddo,ancor di più salendo verso cura,la botte fino ad arrivare alle pendici del fogliano. Da la botte per esempio verso capranica sono frequenti anche le nebbie da nubi basse in inverno in condizioni di stau,oltre che è più freddo,mentre svaniscono scendendo di quota e tornando verso villa.

La primavera è un periodo di transizione che manifesta la caratteristica della piovosità dell'autunno,soprattutto marzo e aprile,coi primi temporali di calore già in marzo e aprile ma soprattutto a maggio,e anche freddate invernali e/o inversioni.

Il vento non manca mai in ogni stagione...

Considerazioni per quanto riguarda le ondate di calore: proprio come nelle tipiche estati mediterranee costiere,qua può arrivare anche un isoterma record a 850 hpa ma le massime non si spingono comunque oltre i 37-38 gradi proprio perché con brezze e ondate di calore con le modalità spesso viste negli anni 2000,ossia con ondate di caldo che mirano principalmente il centro sud e Balcani,i venti provenienti dal mare mitigano queste terre,a prezzo di UR decisamente alte purtroppo. Persino Roma stessa notavo tempo fa che è ostica a fare massime verso i 40 gradi,toccati dalla antichissima stazione del collegio romano solo una volta nel 56,proprio quando pochi mesi prima si aveva la grande ondata di gelo.
Però pare che l'africana abbia capito come tradire questa nostra mitezza: fare il giro "largo",passando per Spagna,Francia,Germania e stati alpini per poi ritornare più mitigata in quota sull'Italia,ma con bollenti venti di terra. Così persino le brezze entrano a fatica ed ecco che Paolo ha registrato la massima record della sua stazione di 38,2 quest'anno, probabilmente solo nel 2003 ci saremo avvicinati a questi valori...

Considerazioni per quanto riguarda le ondate di freddo: negli ultimi inverni si sta scoprendo un grande potenziale nevoso di queste aree in condizioni di ondate di freddo con venti dal mare,proprio grazie a quei 100 metri di altezza media dal mare che mi rendono una località più fredda delle piane miti e aride maremmane ad ovest di qui. Il mare dunque influenza e mitiga,ma non troppo fortunatamente. In ogni caso il freddo dal mare arriva molto di rado,più frequenti le ondate di gelo balcaniche che da noi comportano o cieli sereni con al massimo fiocchetti portati dal vento,o cieli coperti ma comunque sterili con sempre solo fioccatine,mentre Viterbo fa qualche cm. In quelle 2 occasioni a inverno poi può fare 2-3 cm anche qui.

In sintesi direi dunque che il mio può essere considerato un clima all'80-85% costiero,dove la differenza la fa qualche volta l'altitudine rispetto alle vicine piane aride e brulle,sia perché vengo maggiormente tagliato fuori dalle inversioni rispetto a queste,sia perché,nel caso opposto,sono più freddo e ciò mi consente nevicatine che zone come blera o ancora più ad ovest difficilmente hanno. Una piccola percentuale anche la distanza dal mare. La sua influenza la si nota coi temporali diurni,più facilmente ne becco qualcuno dalle interne,più difficilmente ne becco nei casi di tramontana secca in cui beccano solo le coste e come ho detto prima non sono pienamente costiero. Un limite comunque al clima al 100% costiero lo potrei immaginare con una linea che si avvicina abbastanza a blera,a loro darei un 90% costiero.
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Ghiaccio96 » lunedì 31 agosto 2015, 15:23

Scusate il poema,ma sono stato il più esauriente possibile anche nello spiegare quanto più potevo e senza dati ufficiali...
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Olim » martedì 1 settembre 2015, 0:28

Ottima descrizione Claudio! Sono d'accordo nel ritenere il clima di Villa sostanzialmente sub-costiero.

Unica piccola nota: con il nord-est al suolo non fa solo nevicatine dalle nostre parti, anzi è proprio la situazione in cui fa le più belle e abbondanti nevicate tipiche del viterbese (e in particolare dei versanti nord-cimini ed est cimini, restano nell'area Cimina). Tu sicuramente ti riferivi alle entrate adriatiche in cui spira tramontana con minimo lontano e ciclogenesi ionica o basso tirrenica (in quei casi sicuramente è come dici tu, anzi 2-3cm non li fa neanche per miracolo neanche nelle zone interne, salvo rare eccezioni come il 31 Dicembre 2014 in zone del nord provincia. Ma qui parliamo di sfondamento.
Se invece parliamo di ciclogenesi centro-tirrenica con venti da nord-est in contesto ciclonico (grecale scuro) allora per il viterbese e per Viterbo città si tratta proprio della situazione ideale!!
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Ghiaccio96 » martedì 1 settembre 2015, 1:53

Aspetta,quando dico "noi" intendo noi di villa,parlo sempre della mia località,intendevo che qua sono tipiche le nevicatelle da 2-3 cm con venti esclusivamente settentrionali,e si tratta di nevicatelle proprio perché sono una zona quasi costiera,mentre Viterbo fa il pieno. Queste deboli nevicate sono una parte di quella percentuale che mi differenziano dal vicino clima prettamente costiero. Intendevo questo :mrgreen:
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Re: Microclimatologia Cimini e dintorni

Messaggio da Olim » martedì 1 settembre 2015, 8:06

Siccome avevi scritto "Viterbo fa qualche cm" come fossero in casi fortunati comunque pochi cm, specificavo che invece sono proprio le occasioni per avere tanta neve (tanti cm spesso, anche più di 10-15) nel viterbese e in particolare sui versanti esposti. ;) ;)
Ora è chiaro comunque :21:
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