Per dare seguito a quello spunto emerso nel giornaliero volevo presentarvi questo piccolo esercizio numerico in cui confronto le medie termiche tra Roma San Saturnino e Soriano Macchieta come esempio di un confronto tra Roma e un territorio "circostante" collinare come può essere la zona di Soriano. Sostenevo, nel mio commento al giornaliero, che la differenza tra Roma e colline interne con clima a pendio va acuendosi dall'estate all'autunno. Il confronto non è del tutto significativo poiché la serie storica presa è molto breve di soli 6 anni (per Ottobre 5 anni). Lo rifarò magari con Roma Batteria Nomentana dal 2012 per avere almeno 3 anni in più. Per ora accontentiamoci di questa serie storica breve e analizziamo i mesi di Luglio, Agosto, Settembre e Ottobre.
Ecco qui il risultato
Come potete vedere lo scarto medio passa da 2,6 in Luglio poi diventa 2,5 in Agosto infine 3,1° sia in Settembre che in Ottobre. Insomma la differenza tra la piena estate e l'autunno in media è di 6,7 decimi.
Interessante che il minimo di differenziale (che dovrebbe essere peraltro il minimo annuo sui 12 mesi) si concentri proprio in Agosto che è il mese in cui i prati mediamente sono più secchi e quindi la campagna tende ad arroventarsi di più.
Aggiungerò poi appena ho tempo gli altri mesi dell'anno, ma sono abbastanza sicuro che in Agosto si tocchi il minimo.
Oltre al surriscaldamento dei terreni in campagna altri elementi cruciali sono le brezze marine e il dominio nei vari periodi dell'anno di determinate configurazioni che esaltano o attenuano i differenziali.
Lo scarto medio, in effetti, dipende anche da tante altre circostanze che in parte prescindono dal mese e attengono alle configurazioni dominanti in quel mese di anno in anno. Ovviamente la configurazione dominante non è mai casuale ma è legata a sua volta strettamente al periodo dell'anno avendo più probabilità di verificarsi in un mese piuttosto che in un altro; tuttavia vi sono anche fattori casuali senza dubbio che verrebbero annullati solo in una serie storica robusta almeno ventennale se non trentennale. Purtroppo non disponiamo di stazioni collocate in aperta campagna con serie storiche così lunghe, né di serie storiche così lunghe stazioni urbane pure (e quindi ad esempio non Roma Urbe o Roma Ciampino). In ogni caso già estendendo il confronto fino al 2012 potremmo rafforzare leggermente le conclusioni.
Come regolette generali che prescindono dai mesi, riassumendo al massimo posso dirvi che sulle differenze termiche tra Roma - collina a pendio (in particolare Soriano Macchieta) i seguenti fattori sono cruciali:
in regime anticiclonico puro, e ancora di più anticiclonico africano, la differenza si attenua poiché Roma in linea generale gode di una certa inversione termica che si accentua nei mesi autunnali-invernali. Il discorso può invertirsi con regime anticiclonico invernale e ventilazione da nord-est che riesce a trasportare l'inversione in mezza collina.
in regime dinamico le differenze si esaltano invece.
Con venti da nord-est dominanti le differenza si amplia ancora di più
Con venti da sud-ovest dominanti la differenza, a parità di dinamicità del regime, si attenua
Si potrebbe obiettare allora che i differenziali tra i mesi che abbiamo estrapolato potrebbero dipendere, più che dal surriscaldamento della campagna e alle brezze proprio dal prevalere di regimi anticicloni nei mesi estivi e quindi da una variabile configurativa e non microclimatica. Il discorso diventa complesso e dare una risposta con una serie così breve è impossibile, ma sono convinto in definitiva che giochino un ruolo sia fattori configurativi dominanti legati alla stagione, sia effetti microlocali legati al surriscaldamento della campagna e alle brezze di mare.