Quinto articolo della serie di meteorologia dinamica a cui faranno seguito molti altri articoli.
Meteorologia dinamica – Vento geo/termico: ulteriori applicazioni
di Claudio Giulianelli
Villa San Giovanni, 30 Aprile 2020 – Nel precedente articolo abbiamo già visto una applicazione sulla carta del vento termico. In realtà questo uso del vento termico non è conosciuto nel mondo dei meteoappassionati, perchè per capire se in un dato punto è in corso un’avvezione fredda o calda basta guardare l’evoluzione temporale fornita dal classico “run” modellistico. Ma vento termico e geostrofico possono essere combinati per spiegare un fenomeno molto interessante sulla carta, ma che per poterlo fare ha bisogno dell’introduzione dei concetti di vento geostrofico e vento termico. Data la complessità della trattazione fatta fin qui, vento geostrofico e vento termico sono due terminologie che non vengono praticamente mai usate, ma di conseguenza il seguente fenomeno rimane sconosciuto alla gran parte dei meteoappassionati autodidatti che non hanno affrontato la fisica, o lo hanno persino ignorato. Vediamo di cosa si tratta:
Quello che si trova su qualsiasi manuale di meteorologia è una descrizione di cosa sia un fronte. Un fronte caldo è una massa d’aria calda che va a scorrere sopra quella vecchia più fredda preesistente, sollevandosi. Il fronte freddo è invece una massa d’aria fredda e pesante che va a scalzare quella calda sollevandola bruscamente producendo cumulonembi, piogge e temporali. In sezione verticale vengono dunque rappresentati in questo modo:
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