Come si misura la velocità del vento? Ce lo spiega Riccardo Felli in un articolo appena pubblicato sulla nostra home page.
Buona lettura a tutti!
di Riccardo Felli
La direzione e la velocità del vento non rappresentano parametri meteorologici di primaria importanza per la descrizione di un microclima come la temperatura, la pioggia e l’umidità relativa tuttavia, la presenza di un anemometro (dal greco “anemos”, vento) completa la strumentazione di una stazione meteorologica sia essa amatoriale o professionale.
In questo articolo scopriremo com’è composto un anemometro e quali sono le principali unità di misura utilizzate in ambito scientifico per esprimere la velocità del vento.
L’anemometro, strumento in grado di misurare la velocità e la direzione del vento, è un’invenzione piuttosto lontana nel tempo: risale al 1450 e fu opera di Leon Battista Alberti con successivi perfezionamenti di Leonardo da Vinci. Lo strumento è realizzato in legno e si compone di due parti: un anemoscopio a banderuola per indicare la direzione del vento mentre una lamina che si sposta lungo un’asse graduato ne indica la velocità.
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