La seconda decade ora non avrà più molto da raccontarci,presentandosi nei suoi ultimi 4 giorni stabile.
Su scala continentale è interessante vedere cosa accadrà: del flusso Atlantico responsabile del fronte temporalesco appena passato rimane soltanto un vortice in Atlantico. L'azzorre temdera a gonfiarsi ad ovest di questo,spingendolo verso l'Europa e facendolo scivolare sull'Europa centrale,con nuova chiusura anticiclonica con la Scandinavia. Continuano dunque queste insolite dinamiche invernali. Stavolta però l'aria è di natura atlantica,sarà dunque un clima ancora autunnale e non invernale per il centro Europa come lo è stato invece la settimana appena trascorsa.
Analogamente alla settimana uscente,questo vortice invierà un fronte sul mediterraneo,senza minimi ben strutturati però,tant'è che potrebbe piovere solo sul basso Lazio e al sud. Questo intorno al 20-21 ottobre.
E ancora,analogamente a quanto appena successo,il ponte scandinavo si romperà e i massimi si porteranno tra Russia e Scandinavia,irromperebbe di nuovo l'Atlantico sull'Europa,con l'aria fresca sull'Europa richiamata in Atlantico sul bordo settentrionale del treno depressionario,mentre profondi vortici potrebbero approdare sull'iberia attivando di nuovo un intenso flusso di correnti meridionali sull'Italia,con intenso maltempo.
Infine l'anticiclone di blocco ad est tenderà a sgonfiarsi,i gpt alti a traslare su area groenlandese e vorticita polari che scenderanno sul NE europeo (cosa buona per l'innevamento della Russia,ma in un utopico scenario la nostra depressione fungerebbe da attrattore del freddo a NE) prima del ritorno a condizioni più zonali.