Dunque, se ho ben capito, la scala appositamente graduata ci da informazioni contemporaneamente su due cose, temperatura a 850 hpa e umidità a 850hpa, considerando appunto la formula di temperatura pesudopotenziale equivalente a quella determinata quota.
Il valore assoluto dovrebbe essere quindi quello che si ha applicando la definizione, ossia a temperatura che avrebbe una particella d'aria se venisse portata dalla tua quota di riferimento (in questo caso gli 850 hPa) alla quota convenzionale dei 1000 hPa:
- adiabaticamente (cioè senza scambiare calore con l'ambiente)
- supponendo di far condensare il vapore acqueo presente in essa e sfruttando il calore latente così ottenuto per scaldare la particella stessa.
Le applicazioni di questo parametro sono molteplici, quello che ho capito rapportando questo parametro alla stima della QN è quello che abbiamo io, te, leo e credo un po' tutti. . .
Quindi più ci troviamo in basso, più ci troviamo in condizioni favorevoli al calo della quota neve sotto precipitazioni.
Lam ECM 3 km, ammiccante!
QN in progressivo calo sin verso i 600 m domani dal dopopranzo. . . . .
Francesco Del Francia, per gli amici Delfry.
Amante dei fenomeni temporaleschi in ogni sua forma, sicuramente il temporale nevoso è il non-plus-ultra della sua filosofia meteofila.