da Ghiaccio96 » domenica 8 gennaio 2023, 2:58
La situazione è diversa dallo scorso anno, anche se in questa prima parte di semestre freddo la 21/22 e la 22/23 sono state molto simili. Entrambe partite con risvolti più freddi invernali tra novembre e dicembre e poi la catastrofe da metà dicembre o prima.
Anche quest'anno si è sfociati in uno stratcooling attorno al 20 di dicembre con conseguente ritorno verso nord della corrente a getto che ha traghettato l'italia da un periodo piovoso a uno molto mite, esattamente come successo a dicembre 2021. A gennaio 2022 poi però lo stratcooling si è fatto fortissimo, con NAM salito fino a +4 e oltre in alta stratosfera e inevitabilmente un forte ritiro verso nord della corrente a getto si è avuto in europa, con la depressione dei primi giorni del mese che ha agganciato aria fredda dalla russia dopo la befana, prima di un definitivo e totale insediamento di forti anticicloni subtropicali su tutta europa fino a fine inverno. Stavolta invece lo stratcooling è già remissivo in strato, e intensi riscaldamenti stratosferici tenteranno di indebolire il vortice stratosferico. Al momento pare però che tale calore in stratosfera verrà mosso verso il polo da parte di una sola onda, ossia di un solo anticiclone. Questa situazione in genere non è efficace e anzi può favorire un ulteriore compattamento del vortice polare stratosferico. Per essere efficace dovrebbero aversi due anticicloni. Mentre sotto, proprio grazie allo stratcooling meno invasivo, è atteso un cambio di scenario in questo gennaio rispetto a quello 2022, con corrente a getto non più molto alta ma diretta dal canada verso l'europa centrale, alcuni fronti/code di fronti di passaggio con precipitazioni e clima comunque mite. Dopo la metà del mese potrebbe persino riprendere una maggiore attività d'onda con ondulazione del getto ed eventualmente una componente più artica ad accompagnare i fronti. In sostanza l'inverno, partito molto simile, forse sta prendendo una piega più dinamica.
L'indice NAO ha una variabilità in larga parte multidecadale, nel senso che a parte fluttuazioni interannuali ci si trova di fronte a serie positive/negative dell'indice NAO lunghe decenni. Attualmente stiamo in un periodo di decisa positività, ma dal grafico si evince un trend al ribasso, lento, dopo il picco avutosi nella stagione 2014/2015. Personalmente penso che in larga parte sarà un inverno assente ma non ai livelli dell'anno scorso. Credo che una bella manciata di giorni freddi/piuttosto freddi li faremo anche entro i mesi di gennaio e febbraio
22 febbraio 2005+echoes (pink floyd)