Apro il topic perchè c'è la possibilità che a fine mese faccia un'ondata di freddo con ingresso rodanico e quindi neve fino a quote basse o molto basse sul centro italia.
Stiamo andando incontro a un rinforzo del vortice polare a seguito dell'ennesimo tentativo fallito della circolazione atmosferica di portare l'inverno sull'area mediterranea. La ripresa del vortice polare e del vento zonale medio associata ripristinerà un classico profilo di intensità del vento zonale medio crescente con la latitudine.
Di conseguenza eventuali flussi di calore in ripartenza nei prossimi giorni verso il polo saranno per forza di cose costretti a deviare verso nordest e est, inducendo delle tipiche rotture d'onda anticicloniche che favoriscono poi discese artiche o continentali da nordest verso sudovest, quindi dall'europa nordorientale verso quella sudoccidentale.
Questo è fisiologico, è accaduto anche il 7 gennaio quando si veniva da un vortice polare discretamente forte e i primi flussi di aria calda verso nord partiti dalle Azzorre hanno deviato poi verso il mar di Norvegia dando vita allo scand block.
Quello che rimane incerto è l'incisività di questa attività d'onda in ripartenza, infatti in molti run alla fine la circolazione rimane prevalentemente da AO positiva, quindi con vortice polare forte e anticiclone delle Azzorre addossato al continente europeo. In altri run invece è efficace, aumenta in modo significativo il geopotenziale sull'artico russo e una retrogressione continentale verso il mediterraneo sarebbe anche possibile. Insomma uno scenario da AO negativa.
Quello che quindi sembra certo è che ci sarà un ritorno di venti dai quadranti orientali con passaggio ad EA negativa. Da capire quanto l'anticiclone sarà addossato all'Europa, a seconda che avremo AO/NAM positivo o negativo.
SECONDO ME, quindi idea del tutto personale, ci sono buone chances che l'anticiclone riesca a defilarsi maggiormente sulla scandinavia lasciando passare una sfuriata di freddo almeno moderata. Infatti il recupero zonale in arrivo sarà solo temporaneo, almeno fino ai primi di febbraio il vortice polare rimane in un contesto generalmente debole come conseguenza dello stratwarming di inizio gennaio, quindi immagino sia possibile una nuova decisa virata in negativo dell'AO/NAM prima dell'inevitabile e a quel punto definitivo ritorno della zonalità che inizierà a breve a partire dall'alta stratosfera e poi a seguire fino in troposfera.
GFS è il più ottimista anche se nei suoi run si vede un po' di tutto, ECMWF mi sembra quello che vede più spesso una AO rimanere positiva fino a febbraio e quindi senza soluzione di continuità praticamente ormai fino a fine inverno. Ciononostante sta seguendo GFS e i suoi cluster di stamani mettono tra le ipotesi più probabili quella della retrogressione continentale in Europa con ritorno dell'AO in negativo.
Inoltre, statisticamente parlando, non abbiamo avuto neanche un'ondata di freddo ancora da inizio inverno. Considerando che non ce ne sarà spazio dopo, mi pare assurdo che in tutta la stagione non si riesca a scendere sotto a -1 di anomalia media giornaliera. Farà magari i soliti 4-5 giorni di freddo pungente con le solite fioccatine collinari, che ancora spesso capitano, e che non pesano niente in un inverno stradominato da giornate caldissime, in linea con quanto voluto dal riscaldamento globale e specie dell'area mediterranea.