Mi è capitato poco fa di rivedere su una mappa questa città che mi ha sempre incuriosito: St. John's, sulla punta più orientale dell'isola di Terranova, un'isola molto familiare a chi guarda quotidianamente i modelli, l'unico lembo inquadrato di territorio americano.
Chi ha familiarità con le carte avrà anche certamente notato in inverno quanto sia bizzarro il clima del posto per isoterme ad 850 hpa: si può passare da una +4 a una -12 nel giro di poche ore. In estate invece sta cominciando a comparire anche la +20 di tanto in tanto in arrivo dagli USA. Un clima quindi molto variabile, termicamente continentale in cui però non mancano affatto le precipitazioni in tutte le stagioni, anzi, alle volte in autunno è possibile vedere gli uragani risalire la costa atlantica del nord america e lambire quelle zone, con temperature quindi miti e grandi piogge tipo quelle che sogneremmo nel mediterraneo.
Ho quindi cercato su google ed ecco la descrizione climatica, secondo me da sogno, fatta da wikipedia
"La città ha un clima assai mutevole e presenta un ampio ventaglio di fenomeni meteorologici.
Considerando una temperatura media del mese più freddo inferiore ai -3°, precipitazioni abbondanti tutto l'anno, il mese più caldo con temperatura media di 16° e quattro mesi con temperatura media al di sopra dei 10° il clima di Saint John's appartiene ad una zona di transizione tra la fascia climatica Dfb e quella Dfc (classificazione dei climi di Köppen).
Infatti a gennaio la città ha una media assoluta (cioè media tra le massime e le minime giornaliere) di -4,8° che sale a 15,5° ad agosto. Luglio però ha le medie massime più alte dell'anno, 20,3°, mentre febbraio rileva le medie delle minime più fredde, -9,3°. Tra novembre e aprile le medie delle minime restano sotto zero e a gennaio e febbraio anche le medie delle massime sono negative.
Se le stagioni estive sono uggiose e ventose con brevi periodi caldi gli inverni sono molto freddi e nevosi: nei mesi più gelidi dell'anno la città può essere spazzata da blizzard che fanno crollare le temperature di parecchi gradi sotto lo zero, riducono la visibilità e bloccano il traffico sotto diversi cm di neve. Altri fenomeni associati alle basse temperature e che creano difficoltà non piccole alla città è la pericolosa pioggia sopraffusa che può ricoprire alberi, tetti, strade e auto sotto diversi centimetri di pesante ghiaccio.
La città pur essendo sul mare (da qui le abbondanti precipitazioni, le nebbie e le tempeste oceaniche frequenti) ha un clima decisamente continentale perché del tutto aperta ai gelidi venti che scendono dall'artico canadese.
Questo non vuol dire che l'estate sia sempre fresca tant'è che, dal cuore del continente nordamericano, sono possibili rimonte anticicloniche che aiutano a portare le temperature della città sopra i 25° (la città ha un record di 33,9°). Tra maggio e settembre, qualche volta anche ad aprile e ottobre, si registrano 48 giorni con temperature massime uguali o superiori ai 20°.
L'inverno resta molto freddo soprattutto quando soffiano i venti da nord e nord-ovest.
Durante l'anno si registrano mediamente 69 giorni di ghiaccio (a gennaio 19 giorni), cioè con massime inferiori allo zero, che si distribuiscono tra novembre e aprile, raramente anche all'inizio di maggio.
Per quanto riguarda le minime sono circa 39 i giorni (quasi tutti concentrati tra novembre e aprile) con valori uguali o inferiori ai -10° mentre sono 174 quelli con minime inferiori allo zero.
La temperatura più bassa registrata è stata di -29,4°.[8]
Le precipitazioni sono ben distribuite tutto l'anno e in totale cadono 1513,7 mm (minimo di 89,4 mm a luglio e massimo di 161,9 mm a ottobre). Solo tra luglio e agosto non sono mai state registrate delle nevicate mentre tra gennaio e febbraio la maggior parte delle precipitazioni sono sotto forma nevosa. Il 30 settembre del 1965 si verificò la nevicata più abbondante per il 9º mese dell'anno (anche se solo 0,3 cm) mentre la più copiosa di giugno è stata quella del 1959 quando il giorno 10 si accumularono 13,5 cm.
Ma così come le nevicate sono possibili nella maggior parte dell'anno allo stesso modo le piogge sono frequenti anche in pieno inverno, soprattutto quando i venti soffiano dall'oceano o sono meridionali.
Febbraio è il mese in cui il manto nevoso raggiunge mediamente l'altezza maggiore, 26 cm di media (il 9 febbraio del 2001 si toccò il valore record di 180 cm), ma le nevicate possono essere abbondanti anche in primavera tant'è che il 5 aprile del 1999 caddero 68,4 mm di neve (record dell'anno, almeno fino agli anni 90).
Le precipitazioni tendono ad essere a carattere più violento, a volte anche con temporali, in estate mentre d'inverno sono più moderate anche se più durature. Il 27 luglio del 1947 si riversarono sulla città 121,2 mm di pioggia.
A Saint John's sono più i giorni con precipitazioni che quelli asciutti: durante l'anno i giorni con almeno 0,2 mm sono ben 216 (mentre sono 12 i giorni con almeno 25 mm) con un massimo di 22 giorni a dicembre e un minimo di 13 a luglio. Solo luglio e agosto vedono prevalere, se pur di pochissimo, i giorni senza precipitazioni, rispettivamente 18 e 17 giorni. Di questi 216 giorni di precipitazioni 84 registrano anche (o solo) fenomeni nevosi con accumuli pari o superiori agli 0,2 cm. Gennaio è il mese con il maggior numero di giorni nevosi, 18 giorni, mentre durante l'anno sono 9 i giorni con accumuli di almeno 10 cm.
Uno dei fenomeni più presenti nel clima della città è ovviamente il vento. La città in questo senso esprime al meglio tutta la sua oceanicità con ventilazione sostenuta e frequenti tempeste o bufere di vento con o senza precipitazioni. Il vento soffia in prevalenza da SW (quindi dall'Oceano Atlantico) con una certa forza, in media per 23 km/h: il mese più ventoso è gennaio (28 km/h), quello meno ventilato è agosto (20 km/h). Il 16 febbraio del 1959 si raggiunse un vento orario di 137 km/h mentre il 15 marzo del 1956 si toccò una raffica record di 193 km/h. I giorni durante l'anno in cui si registrano raffiche di almeno 52 km/h sono 57 mentre quelli con venti di almeno 63 km/h sono 22.
Quando il vento è associato a freddo intenso il wind chill (ossia la temperatura di raffreddamento, diversa da quella reale, avvertita da un corpo su cui soffia il vento) può scendere di decine di gradi al di sotto dello zero, anche fino a -40°.
L'umidità è ovviamente molto alta tutto l'anno favorendo frequenti nebbie (visibilità al di sotto di 1 km): mediamente si registrano 50 ore di nebbie al mese con una punta media di 117 ore ad aprile e "solo" 34 ore sia a settembre che ad ottobre.[9]
Proprio la grande varietà di condizioni climatiche durante l'anno e l'umidità costantemente elevata, hanno fatto meritare a Saint John's l'appellativo di "città con il peggiore clima del mondo"."
Non a caso il clima amato dai meteoappassionati viene tipicamente definito come il peggiore possibile, spesso con una vena estrema e che alterna un'estate discretamente calda ad un inverno con la I maiuscola.
Io lo trovo davvero intrigante, ci passerei volentieri un paio di anni