Vi riporto l'articolo di Francesco del Francia pubblicato oggi su Cemer.
Il bagaglio meteo-culturale dell’italiano medio ed il suo approccio verso una previsione meteo, secondo il mio modesto punto di vista, risulta scarso e di bassa qualità. In questa nostra strana Italia, paradossalmente, si conosce molto di più di gossip che di una materia che condiziona ogni attività umana come la Meteorologia. Ebbene, credo sia opportuno bisogna correggere il tiro quanto prima.
Questo articolo, basato essenzialmente sul concetto della SCALA MOBILE, ossia sui passi che bisogna compiere partendo dal più importante sino al meno importante, ci darà sicuramente uno spunto su cui riflettere.
PRIMA SCALA MOBILE : Siamo su un sito web attendibile, che cosa guardo
1° e più importante passo: “previsione testuale di un meteorologo”
Dovrò partire dalla macro-area Nazionale (classica divisione Nord /Centro /Sud) o regionale per poi leggere una previsione testuale provinciale o su scala locale. Questo passo risulta importante anzi fondamentale perché solo attraverso il testo, il Meteorologo riesce a comunicare determinati concetti e a differenziare una determinata previsione, ad esempio la differenza tra un temporale forte ma passeggero e un temporale forte e stazionario che potrebbe creare potenziali situazioni di criticità.
2° passo: “articolo di approfondimento mirato”
Dopo aver preso visione della previsione testuale vado a cercare un approfondimento specifico riguardante quello che mi interessa, ad esempio – il tempo per il weekend pasquale o – informazioni sulla perturbazione o sull’ondata di caldo/freddo in arrivo.
3° passo: “previsione ad icone fatta manualmente”
La cosiddetta previsione simbolica, al giorno d’oggi, risulta indispensabile proprio per l’immediatezza della sua consultazione. Nel caso in cui devo scegliere una previsione ad icone, sceglierò quella fatta manualmente da un meteorologo, dove ogni singola icona sarà frutto di un complesso ragionamento umano, piuttosto che inserita “a casaccio” da un computer.
4° passo: “previsione automatica prima Nazionale, poi regionale e solo in ultima istanza locale”
Nel caso estremo in cui non sia disponibile una previsione ad icone manuale, proverò a farmi un idea sul tempo, rigorosamente dopo aver eseguito il passo 1 e 2 , attraverso una previsione automatica. Non posso assolutamente partire da una previsione automatica ad icone su comune, quindi niente App del telefonino e niente previsione oraria del sito web, non parto assolutamente da loro.Se mi interessa il tempo su Viterbo, partirò dalla previsione automatica ad icone su macro area, in questo caso il centro Italia, poi passerò a quella regionale ed in ultima istanza eventualmente su quella relativa al comune.
Perché devo seguire questo schema logico? Potrebbe darsi che per una serie di ragioni, il modello matematico che inizializza quel tipo di previsioni automatiche veda piovere intorno a Viterbo ma non all’interno dei confini comunali, mentre il riscontro reale post evento, ci dice che ha piovuto e bene su Viterbo. Avrò quindi una previsione del tempo abbastanza attendibile solo se parto da una visione più allargata ad esempio visionando (in primis) la situazione sul centro Italia e sulla regione.
Facciamo un paragone. Mettiamo caso ci facciamo male ad un braccio, andiamo in ospedale, facciamo gli esami del caso, ci danno la lastra e insieme ad essa anche le classiche due righe di referto, che il più delle volte risultano spesso poco comprensibili ai non addetti ai lavori. Se ci fermassimo alle previsioni automatiche per comune è come se ci accontentassimo delle due righe del referto. Faremmo quindi una grande sciocchezza mentre la consuetudine in campo medico, cosa ci fa fare? Ci fa portare lastra e referto da uno specialista, che analizzando il tutto trova, al nostro problema, la giusta cura. La giusta cura alla corretta interpretazione della previsioni meteo è seguire tutti i punti della SCALA MOBILE, rispettando l’ordine di importanza. Già la meteorologia è una scienza probabilistica dove l’errore fa parte del gioco, poi se l’utente medio si basa esclusivamente sull’ultima ruota del carro, ossia sulla previsione delle App del telefonino o su quella automatica per comune, allora siamo noi a darci la zappa sui piedi e la colpa è solo la nostra!
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