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Le precipitazioni più intense(rain rate)della storia recente

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Re: I temporali più violenti della storia recente

Messaggio da Ghiaccio96 » giovedì 24 settembre 2020, 10:34

Burian ha scritto:Sul rateo orario di precipitazione devo essere sincero ne so poco perchè non mi è mai interessato più di tanto questo parametro però sembra che piaccia ed interessi a molti meteoappassionati.
Sul web ho trovato questo articolo, potrebbe esserci di aiuto a capire meglio il parametro. Ce ne sono poi altri di articoli...

Temporale con RAIN RATE a 1000mm in un'ora: è credibile?
Il rateo orario è un parametro che spesso viene preso come sacrosanto. Molte volte non è così. Vediamo perchè.
In primo piano - 21 Settembre 2012, ore 14.08
Piogge, temporali e nubifragi. L'autunno si avvicina!

Un forte temporale ci punta ed il nostro pluviometro è ansioso di ricevere le prime gocce, dopo settimane (se non mesi) di astinenza.

Inizia a piovere forte, anzi fortissimo! Il rateo orario sale a 160mm/h. Dopo pochi minuti non si vede più nulla ed il rain rate sale a 200mm/h. Ecco una breve pausa, ma la pioggia riprende furiosa, questa volta con grandine nel mezzo.

Piove con la stessa intensità di prima, con alcuni chicchi di grandine nel mezzo ed il rateo orario sale inspiegabilmente a 600mm/h! Gli occhi dell'appassionato brillano, credendo di aver realizzato 600mm/h di rateo, una cosa pazzesca, fuori da ogni commento.

Tuttavia una domanda gli sorge spontanea; la pioggia era stata violentissima anche in precedenza, ma il rateo si era fermato a 200mm/h. Che cosa ha fatto quindi aumentare il rain rate fino a 600mm/h?

Semplice! E' stata la grandine; cerchiamo di capire come mai... Il funzionamento di un pluviometro elettronico è molto semplice: c'è un foro d'entrata (dove la pioggia entra) con alla base una bascula.

Quando la bascula viene colpita dalle gocce di pioggia, questa scatta, dando l'impulso ad un computer che trasforma il segnale "meccanico" in digitale.

L'appassionato legge quindi sulla consolle 0.2mm, o 1mm a seconda di come è settato lo strumento. Il rateo orario è una sorta di estrapolazione di quanta pioggia farebbe in un'ora se la precipitazione non diminuisse mai di intensità. In pratica 100mm/h di rateo stanno a significare 100mm di pioggia in un'ora, se la pioggia non diminuisse mai di intensità.

Se la precipitazione è al 100% liquida, il rateo orario è corretto e non subisce errori, a patto ovviamente che lo strumento sia adeguatamente tarato.

Se all'interno della precipitazione è presente della grandine, questa solitamente non riesce a passare dall'orifizio del pluviometro, tappandolo per un breve periodo. Ne consegue un riempimento a mo di secchio della parte superiore del pluviometro stesso. Non appena il chicco di grandine fonde, il pluviometro si svuota di colpo, andando a martellare la bascula in maniera violentissima. Ecco a voi i 600mm/h...se non addirittura i 1000mm/h che spesso si registrano con i temporali grandinigeni estivi.

In poche parole, più di 250 o 300mm/h è quasi impossibile fare. Tutti gli altri ratei sono fittizi ed originati quasi sicuramente dal problema della grandine che si accumula nello strumento, facendolo poi "schizzare" verso l'alto al momento del suo scioglimento.

Autore : Paolo Bonino

Link articolo >> https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... le-/38810/


I dati che mettiamo nella nostra classificazione devono chiaramente essere realistici, anche sulla base di quanto ricordiamo della precipitazione. Io vi posso assicurare che il 15 giugno 2014 di grandine quasi non ne ho vista per niente, giusto i primi 2 minuti in mezzo alla burrasca venivano giù chicchi di grandine (e pochissimi) da pochi mm di diametro, 2-3 mm. Se poi uno volesse proprio ipotizzare che al compaesano un chicco gli abbia dato questo effetto, posso smentire questa ipotesi perchè ho visto il suo grafico della rate ed è sempre stato sui 400 orari per una buona durata dell'evento.

Anche il dato del rufeno credo sia veritiero, se non ricordo male francesco del francia ci disse che caddero qualcosa come 25 mm in 5 minuti da quelle parti.

il dato di valle muricana potrebbe essere un po' incerto perchè li ci fu della grandine (ma anche in quel caso l'accumulo fu considerevole, oltre 50 mm in 30 minuti di temporale circa, ma magari possiamo farci dare il grafico da claudio veronese)

A me per ora questo primo abbozzo di lista sembra veritiero, sulla base di queste considerazioni. Anche i 660 orari del rufeno mi sembrano credibili considerando appunto che in 5 minuti ha fatto decine di mm. Poi magari di volta in volta quando mettiamo un dato possiamo discuterne la veridicità.
Il dato di abbadia è interessante. Purtroppo 15 minuti già possono non rendere abbastanza, averlo in 5 minuti sarebbe veramente significativo
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Re: Le precipitazioni più intense(rain rate)della storia rec

Messaggio da Ghiaccio96 » giovedì 24 settembre 2020, 10:36

E quindi per esprimermi riguardo l'articolo, più di 250/300 orari si può fare eccome. Se volete vedere il grafico della rate del temporale di villa lo trovate nell'articolo sul sito.
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Re: I temporali più violenti della storia recente

Messaggio da sheldon » giovedì 24 settembre 2020, 13:21

Ghiaccio96 ha scritto:naturalmente anche valori "integrali" di rate sono ben accetti nella nostra classifica, anche se l'istantaneo sarebbe il top. più si può ridurre il lasso di tempo più si ha una stima precisa della rate, già 15 minuti è buono, sarebbe molto buono avere l'accumulo in 5 minuti. Poi la rate istantanea chiaramente la discutiamo noi qua per riuscire a stilare una classifica di fenomeni violenti, se servono dati per scopi pratici è giusto che si usi quella mediata in 15 o 30 minuti etc...

Il problema è che i valori istantanei sono affetti da numerose problematiche per la loro stima, in primis la grandine come diceva Andrea. Ma anche ad esempio i tempi di campionamento e la risoluzione degli strumenti possono variare significativamente questo parametro. Confrontare le rate registrate da una Davis con quelle di una Froggit ad esempio non ha senso. Per questo dico che questo tipo di discorso andrebbe fatto più sugli accumuli in diversi intervalli (come si fa negli studi scientifici idrologici), che su valori istantanei che non sono ben definiti.
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Re: I temporali più violenti della storia recente

Messaggio da Ghiaccio96 » giovedì 24 settembre 2020, 15:11

sheldon ha scritto:Il problema è che i valori istantanei sono affetti da numerose problematiche per la loro stima, in primis la grandine come diceva Andrea. Ma anche ad esempio i tempi di campionamento e la risoluzione degli strumenti possono variare significativamente questo parametro. Confrontare le rate registrate da una Davis con quelle di una Froggit ad esempio non ha senso. Per questo dico che questo tipo di discorso andrebbe fatto più sugli accumuli in diversi intervalli (come si fa negli studi scientifici idrologici), che su valori istantanei che non sono ben definiti.

Me ne sono reso conto, le rate della mia stazione sono valori tutto fuorchè istantanei. Allora mettiamo come condizione per questa classifica che lo strumento abbia una risoluzione almeno pari a quella della davis (che per la stima delle rate è molto buona) e dei tempi di campionamento almeno come quelli delle davis.

Se posso, la rate di pioggia è una quantita ben definita eccome, sul piano teorico, si tratta di vedere quale strumento la rispecchia meglio all'atto pratico. Sottolineo anche l'importanza della rate istantanea, infatti , che non me ne voglia chi ama i grandi accumuli fatti in tanto tempo, fare 100 mm in 20 ore (a 5 mm orari costanti) fa molti meno danni che 60 mm in 20 minuti. Se uno fa discorsi di fenomeni estremi e piogge violente, deve guardare gli accumuli su lassi di tempo brevi. già l'accumulo in 5 minuti mi sembra un dato significativo. Per intensità di un temporale non si può non far riferimento alle rate, la persistenza poi è un'altra cosa. Se mi fa 2 mm in 10 secondi e poi smette è un fenomeno sicuramente più intenso di 10 mm in 10 minuti. Poi le alluvioni possono esserci anche con accumuli spalmati su più ore questo senza dubbio, ma per fare una classifica dell'intensità ha senso solo guardare gli accumuli in breve tempo. Direi che le davis sono un buon riferimento. Poi ecco, ogni dato che troviamo possiamo discuterne l'affidabilità, sempre facendo riferimento alla definizione di rate istantanea.
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Re: I temporali più violenti della storia recente

Messaggio da sheldon » giovedì 24 settembre 2020, 15:51

Ghiaccio96 ha scritto:Me ne sono reso conto, le rate della mia stazione sono valori tutto fuorchè istantanei. Allora mettiamo come condizione per questa classifica che lo strumento abbia una risoluzione almeno pari a quella della davis (che per la stima delle rate è molto buona) e dei tempi di campionamento almeno come quelli delle davis.

Se posso, la rate di pioggia è una quantita ben definita eccome, sul piano teorico, si tratta di vedere quale strumento la rispecchia meglio all'atto pratico. Sottolineo anche l'importanza della rate istantanea, infatti , che non me ne voglia chi ama i grandi accumuli fatti in tanto tempo, fare 100 mm in 20 ore (a 5 mm orari costanti) fa molti meno danni che 60 mm in 20 minuti. Se uno fa discorsi di fenomeni estremi e piogge violente, deve guardare gli accumuli su lassi di tempo brevi. già l'accumulo in 5 minuti mi sembra un dato significativo. Per intensità di un temporale non si può non far riferimento alle rate, la persistenza poi è un'altra cosa. Se mi fa 2 mm in 10 secondi e poi smette è un fenomeno sicuramente più intenso di 10 mm in 10 minuti. Poi le alluvioni possono esserci anche con accumuli spalmati su più ore questo senza dubbio, ma per fare una classifica dell'intensità ha senso solo guardare gli accumuli in breve tempo. Direi che le davis sono un buon riferimento. Poi ecco, ogni dato che troviamo possiamo discuterne l'affidabilità, sempre facendo riferimento alla definizione di rate istantanea.


No attenzione, non ho detto che la rate non è definita in generale, ho detto che non l'hai definita tu quando hai aperto questo topic. Come convieni tu stesso, è necessario prima specificare come viene calcolata, mettendo dei paletti. Un qualsiasi strumento non può far altro che calcolarla con una banale proporzione, del tipo R=(Δp/Δt)*1h, dove Δt è il tempo di campionamento dello strumento e Δp è l'accumulo registrato in tale tempo (anche questo, dipendente dalla risoluzione dello strumento). Dunque, se varia Δt varia fortemente anche il rain rate istantaneo registrato. Perciò in una discussione del genere è fondamentale prima specificare qual è il Δt di lavoro.
Io rimango dell'idea che sia meglio attenersi agli standard scientifici, che classificano gli eventi estremi secondo la tabella che ho riportato per Abbadia. E ciò viene fatto, come dici tu, perché un accumulo totale non eccessivo ma registrato in poco tempo può fare molti più danni di grandi accumuli in grandi tempi. Poi per carità, se lo scopo di questo topic è vedere la classifica dei rain rate registrati dalle nostre Davis va benissimo, non ho nulla in contrario. Ma avrei preferito affrontare la classifica dei fenomeni estremi in maniera più standard.
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Re: I temporali più violenti della storia recente

Messaggio da Ghiaccio96 » giovedì 24 settembre 2020, 18:11

sheldon ha scritto:
No attenzione, non ho detto che la rate non è definita in generale, ho detto che non l'hai definita tu quando hai aperto questo topic. Come convieni tu stesso, è necessario prima specificare come viene calcolata, mettendo dei paletti. Un qualsiasi strumento non può far altro che calcolarla con una banale proporzione, del tipo R=(Δp/Δt)*1h, dove Δt è il tempo di campionamento dello strumento e Δp è l'accumulo registrato in tale tempo (anche questo, dipendente dalla risoluzione dello strumento). Dunque, se varia Δt varia fortemente anche il rain rate istantaneo registrato. Perciò in una discussione del genere è fondamentale prima specificare qual è il Δt di lavoro.
Io rimango dell'idea che sia meglio attenersi agli standard scientifici, che classificano gli eventi estremi secondo la tabella che ho riportato per Abbadia. E ciò viene fatto, come dici tu, perché un accumulo totale non eccessivo ma registrato in poco tempo può fare molti più danni di grandi accumuli in grandi tempi. Poi per carità, se lo scopo di questo topic è vedere la classifica dei rain rate registrati dalle nostre Davis va benissimo, non ho nulla in contrario. Ma avrei preferito affrontare la classifica dei fenomeni estremi in maniera più standard.

Qua per intensità intendo una classificazione come cumulato di pioggia in un breve lasso di tempo... quanto breve? abbastanza da far tendere la rate media a una rate istantanea. Per esempio se mi fa il rovescio da 2 mm in 10 secondi si tratta di una rate considerevole, ma se si prende un intervallo di 5 minuti l'intermittenza del fenomeno viene completamente soffocata. Sarebbe interessante prendere la distribuzione di pioggia in funzione degli intervalli di tempo riportati ad abbadia e provare ad estrapolare una rate in 5 minuti o anche meno
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Re: I temporali più violenti della storia recente

Messaggio da sheldon » giovedì 24 settembre 2020, 18:41

Ghiaccio96 ha scritto:Qua per intensità intendo una classificazione come cumulato di pioggia in un breve lasso di tempo... quanto breve? abbastanza da far tendere la rate media a una rate istantanea.

A livello teorico sono d'accordo, ma nella pratica abbiamo strumenti con risoluzione 0.2 mm e tempo di campionamento di 20 s, che è quello che andrebbe specificato. Riporto di seguito le specifiche tecniche della Davis:

Resolution and Units. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0.01" or 0.1 mm
Range. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0, 0.04"/hr (1 mm/hr) to 30"/hr (0 to 762 mm/hr)
Accuracy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ±5% for rain rates up to 10"/hr (250 mm/hr)
Update Interval . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .20 to 24 seconds
Calculation Method . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Measures time between successive tips of tipping spoon. Elapsed time greater than 15 minutes or only one tip of the rain collector constitutes a rain rate of zero.
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Re: I temporali più violenti della storia recente

Messaggio da Burian » venerdì 25 settembre 2020, 0:49

Ghiaccio96 ha scritto: Si vero, hai ragione ogni tanto vi sono violenti acquazzoni senza attività elettrica. Il titolo come da te modificato mi piace, molto generale ;)

Bene, mi fa piacere che ti piaccia!

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Re: Le precipitazioni più intense(rain rate)della storia rec

Messaggio da Burian » venerdì 25 settembre 2020, 1:06

Riassumendo un po' il tutto credo che il parametro del rain rate presenti dei limiti di affidabilità dovuti alla presenza o meno della grandine citata nell'articolo postato e alle problematiche citate da Andrea che secondo me sono giuste.
A questo punto secondo me la classifica si può fare e continuare a stilare ma dandogli una connotazione tra il ludico e lo scientifico (decisamente più sbilanciata verso il ludico) cercando in giro i rain rate più elevati consapevoli che possono essere affetti da grossi errori.
Una volta ultimata la lista si può discutere su ogni rain rate trovato cercando di capire grossomodo se sia un dato accettabile o totalmente sballato in base alla fenomenologia avutasi (grandine o meno) e al tipo di stazione meteo che ha rilevato il dato. Che ne pensi Claudio?

 
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Re: Le precipitazioni più intense(rain rate)della storia rec

Messaggio da Ghiaccio96 » venerdì 25 settembre 2020, 17:02

Burian ha scritto:Riassumendo un po' il tutto credo che il parametro del rain rate presenti dei limiti di affidabilità dovuti alla presenza o meno della grandine citata nell'articolo postato e alle problematiche citate da Andrea che secondo me sono giuste.
A questo punto secondo me la classifica si può fare e continuare a stilare ma dandogli una connotazione tra il ludico e lo scientifico (decisamente più sbilanciata verso il ludico) cercando in giro i rain rate più elevati consapevoli che possono essere affetti da grossi errori.
Una volta ultimata la lista si può discutere su ogni rain rate trovato cercando di capire grossomodo se sia un dato accettabile o totalmente sballato in base alla fenomenologia avutasi (grandine o meno) e al tipo di stazione meteo che ha rilevato il dato. Che ne pensi Claudio?


Si esatto era proprio quello che pensavo ;)
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