da Olim » mercoledì 19 luglio 2023, 1:35
GIornata campale. Per Roma si tratta di una giornata storica senza alcun dubbio. Superati anche in modo netto i 40° in ampie zone della città. Tutta Roma est e buona parte del centro ha superato la fatidica soglia. Roma SG ha segnato una massima di 40,4° che straccia il record della stazione risalente all'11 agosto 2019 (39,6°), si badi bene però che la stazione è attiva dal recente 2018. Probabilmente però il valore è superiore anche a quello che la zona, come del resto buona parte di Roma toccò il 3 e il 4 agosto del 2017 quando i 40° non si raggiunsero ad eccezione del quadrante orientale ma non in centro.
Record mensile per quanto riguarda Ciampino, ma non assoluto: la stazione ha infatti toccato i 39.7°, davvero pochino rispetto alle potenzialità della configurazione. La brezza ha rovinato la "festa".
Situazione ben diversa sul viterbese che in quanto a massime ha se vogliamo usare questo termine "deluso" davvero. Una serie di fattori tra cui: un persistente strato inversionale di aria umida relativamente meno calda, la presenza della brezza entrata quanto meno nelle zone centro-occidentali, la presenza di un suolo ancora umido tutto sommato e relativamente verde, non ha consentito i record che in molti si aspettavano.
Massime rimaste quasi ovunque nettamente inferiori rispetto a quelle dell'agosto 2017 malgrado avessimo un grado in più in quota. a dimostrazione del fatto che la temperature a 850hpa è solo uno dei numerosi indicatori che occorre valutare quando si analizza un'ondata di caldo o di freddo.
Io credo che il fattore più importante è stato proprio il non rimescolamento dell'aria e il mantenimento di uno strato inversionale relativamente umido. La dimostrazione è stata nelle minime di stamani che sono state molto meno alte di quanto accade nelle forti ondate di calore anche con isoterme più basse persino nei luoghi a pendio che in genere hanno minime da clima d'aria. Lì si è capito che lo strato inversionale spesso (non solo limitato alle piane per intenderci) era ancora vivo e vegeto.
L'inversione spessa è saltata invece completamente nel tardo pomeriggio quando anche il viterbese si è infuocato e l'aria si è seccata di brutto, ma ormai era troppo tardi per fare massime da record.
Per Soriano Macchieta in particolare i valori sono stati notevolmente "bassi" in relazione alle potenzialità dell'onda calda. Solo 36,9° che è un valore molto alto ma di certo trascurabile rispetto ai picchi del recente passato e resta ben al di sotto di altre massime registrate non solo nell'agosto 2017 ma anche in altre ondate di calore meno note (agosto 2019, fine luglio 2020, agosto 2013, luglio 2015 etc).
Chiudo questo lungo messaggio dicendo che dove mi trovo in Sardegna ha fatto molto caldo, ma lontanissimi da particolari picchi per via della consueta altissima umidità. Disagio però notevole nelle ore centrali del giorno.
Ora serata/notte allucinante sul territorio romano/viterbese, direi storica per Roma, ma ne descriverò i dettagli ora nel nuovo giornaliero.
Lorenzo Dorato, alias Olim
Stagionofilo puro con preferenza viscerale per l'inverno, il freddo e la neve. Amante di ogni fenomeno, dalla pioggia copiosa al caldo intenso, dalla limpida tramontana alla nebbia novembrina, dai temporali al vento burrascoso.