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Come nasce e si sviluppa un temporale convettivo?

Uno sguardo ai fenomeni meteorologici
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Come nasce e si sviluppa un temporale convettivo?

Messaggio da Burian » sabato 30 gennaio 2016, 0:15

Ce lo spiega Francesco del Francia in un articolo a sfondo didattico. Buona lettura a tutti!

Quando i suoli cominciano a scaldarsi a sufficienza (generalmente ci troviamo tra il l’inizio del periodo primaverile e il periodo tardo estivo – inizio autunno), sotto determinate condizioni, è abbastanza comune vedere la nascita di particolari nuvole bianche, i cumulonembi, che con uno sviluppo verticale abbastanza repentino, potrebbero evolvere in piccole ma insidiose celle tempora Ma come nasce e si sviluppa un temporale convettivo?
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Proviamo ad immaginare una di queste giornate, una giornata tipo.La mattinata parte decisamente soleggiata e il notevole riscaldamento nei bassi strati tende a trasferirsi rapidamente verso gli adiacenti settori della bassissima atmosfera. In pratica, con il passare delle ore, vere e proprie bolle di aria calda si distaccano dalle superfici maggiormente riscaldate (quelle dotate di minore potere riflettente) tendendo a salire verso pressioni via via minori.Generalmente questo passaggio avviene tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio. L’ascesa dell’aria calda è inoltre favorita dai rilievi, che si comportano come delle “canne fumarie”: si scaldano al Sole, anche prima delle pianure (brezza di valle), e cominciano il processo di “aspirazione”.

Queste bolle, essendo molto più leggere nei confronti dell’atmosfera circostante, si sollevano con facilità verso altitudini superiori, spinti dalla forza di galleggiamento e durante l’ascesa crescono rapidamente di diametro, espandendosi proprio perché incontrano pressioni via via minori. Ma tale espansione porta la stessa massa d’aria ascendente a raffreddarsi, seguendo la regola del raffreddamento adiabatico secco, ossia di 1° C ogni 100 m e questo moto verso l’alto è destinato a perdurare finché la temperatura di quest’ultima sarà maggiore dell’aria circostante. Ecco perché più è fredda l’aria in quota e più i cumulonembi hanno possibilità di svilupparsi (aria instabile).
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